RIPORTIAMO INTEGRALMENTE QUESTO BREVE SAGGIO, ANCHE SE ELABORATO NEL 1999, PER IL PERSISTERE DELLA SUA VALIDITA' E PER IL PUNTUALE PROGRESSIVO AVVERARSI DELLE PREVISIONI IN ESSO CONTENUTE. LO SI LEGGA ANCHE ALLA LUCE DI QUANTO TRAPELA CIRCA IL TERZO SEGRETO DI FATIMA E SUL RUOLO DEL PORTOGALLO COME UNA DELLE NAZIONI-GUIDA DELLA FUTURA SPIRITUALITA'

 

 

  

GRAZIELLA E CARLO CASASOLA

 

 

3 MAGGIO 2000

 

UNA NOTTE SOTTO LE STELLE

 

                                                                                                              

 GORIZIA, 3 maggio 1999

 

 

            Il 3 maggio dell’anno 2000, alle 04, 57’ (ora di Greenwich), si verificherà un evento cosmico di grande interesse: i sette “pianeti” dell’astrologia classica, Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno[1], si incontreranno tutti nel segno zodiacale del Toro[2], simbolo di terra fertile, di morte e di rinascita (fig. 1). Sarà un incontro di breve durata[3] e, pertanto, particolarmente significativo.

           Ad un primo esame, la mappa del cielo di quel giorno non sembra essere troppo rassicurante. Gli unici aspetti di rilievo sono infatti due quadrature molto strette, che rendono gravemente dissonante[4] l’intera congiunzione (fig. 2)           

           E’ poi da tener presente che, come succede per gli appuntamenti umani, anche al nostro appuntamento cosmico i sette corpi celesti non si presenteranno tutti all’improvviso: i pianeti più lenti arriveranno per primi, quelli più veloci per ultimi. Il più lento di tutti, anzi, ed anche il più temuto, è già arrivato: Saturno è entrato in Toro esattamente alle ore 04 del 2 marzo 1999. Se l’oscuramento delle coscienze alla base dell’attuale conflitto in Jugoslavia è dovuto al suo arrivo, dovremo attenderci ulteriori, anche più gravi avvenimenti dopo l’ingresso di Giove (28 giugno 1999) e, soprattutto, quello di Marte (23 marzo 2000).

 

            Nessun evento cosmico, tuttavia, può essere interpretato correttamente senza tener conto anche della posizione che occupa l’osservatore sulla superficie della Terra al momento del suo verificarsi. L’individuazione di tale posizione permette infatti di tracciare attorno alla cintura zodiacale i cosiddetti angoli del cielo (Ascendente e Medium Coeli) e le 12 case. Ogni casa possiede un significato ben preciso e caratteristico, che sarebbe fuori luogo analizzare in questa sede. Basterà qui ricordare il significato fondamentale di tre case: la prima, cioè la casa che si trova ad oriente al momento dell’evento celeste e la cui origine sta nell’Ascendente (AS); la decima, cioè quella che si trova allo zenith al momento dell’evento celeste e la cui origine sta nel Medium Coeli (MC); e la dodicesima, l’ultima, che trova nell’Ascendente la sua fine.

     

            La prima casa esprime il mondo dell’io nel suo rapporto con se stesso; rappresenta quindi la crescita  globale della persona. E’ la casa dello sviluppo e della formazione individuale.

            La decima casa esprime il mondo dell’io nel suo rapporto con gli altri; rappresenta quindi la persona come individuo sociale. E’ la casa della affermazione personale nel mondo esterno.

            La  dodicesima casa esprime il mondo dell’io nei suoi rapporti con le prove e le difficoltà della vita; rappresenta il lato involutivo e finale dell’esistenza, in cui tutto si ricapitola. E’ la casa dell’isolamento e della caduta [5].

 

            Se tracciamo adesso la mappa completa del cielo di una persona residente a Roma, riferita alle ore 4,57’ di Greenwich del 3 maggio del 2000, apparirà la situazione indicata dalla fig. 3  (mappa del cielo relativa alle ore 4,57’ di Greenwich del 03.05.2000 per la città di Roma).

                       

            Come si vede, l’intera congiunzione si trova in dodicesima casa e, per di più, unita ad un angolo del cielo, l’Ascendente. La dissonanza per così dire intrinseca all’evento, rappresentata dalle due quadrature di base (a cui si aggiunge un’ulteriore quadratura con il MC), si complica e si aggrava così per il fatto di essere in piena caduta. Ciò significa che le facoltà dell’uomo espresse simbolicamente dai sette corpi celesti, la volontà (sole), la sensibilità (luna), l’intelligenza (mercurio), l’affettività (venere), l’aggressività (marte), il senso di giustizia (giove), la riflessione (saturno), saranno tutte, nelle persone che si troveranno ad essere in quella città al momento della congiunzione, come oscurate e nascoste. In più, i pianeti con cui la congiunzione forma la quadratura, Urano e Nettuno, si trovano in decima casa, ad indicare che lo stato di caduta dissonante riguarderà le persone nella loro vita sociale e di relazione. Ciò assume una importanza particolare se si pensa ad una Roma in pieno Giubileo, presumibilmente invasa da un numero di persone molto maggiore del solito, alcune delle quali forse anche non ininfluenti sulle successive scelte politiche ed economiche nazionali ed internazionali.

            La situazione, peraltro, non è caratteristica di Roma soltanto, ma di tutto uno spicchio di superficie terrestre, esteso da nord a sud, rintracciabile con poca difficoltà da chiunque abbia solo un po’ di dimestichezza con la geografia astronomica e con le effemeridi[6]. Per chi si trovi su tale porzione di pianeta, la congiunzione, al momento del suo verificarsi, si troverà sempre in dodicesima casa. La peculiarità di Roma consiste, se mai, nel fatto di essere affiancata al lato occidentale di tale porzione: è proprio ciò, infatti, a determinare lo stretto legame con l’Ascendente.

                       

            Chi legge ha la possibilità, servendosi della fig. 4, di rintracciare i principali luoghi interessati dalla dodicesima casa, compresi tra le due bande rosse. Si tenga presente che, oltre a Roma (fig. 5), anche altre importanti città italiane, come Napoli e Milano, si trovano nei pressi del margine occidentale della fascia, quello più significativo. Eccetto il Piemonte, la parte più occidentale della Lombardia e le due grandi Isole, quasi tutta l’Italia cade in dodicesima casa; ma ciò che colpisce in modo particolare è l’estensione a tutta l’area balcanica ed all’Europa continentale.

 

            Non si vuole qui associare direttamente l’evento cosmico del 3 maggio 2000 all’attuale conflitto in Jugoslavia, che, secondo ogni previsione logica, dovrebbe esaurirsi ben prima di quella data; né ad altri possibili avvenimenti catastrofici di fine millennio (terremoti, cataclismi, disastri ecologici, guerre nucleari ecc.). E’ verosimile che apparentemente non succeda niente di tutto questo. Ciò che avverrà sarà un ottenebramento delle coscienze in tutte le persone presenti nella fascia indicata, che le indurrà a scelte successive sbagliate e alle relative conseguenze.

           

            Risulta quindi interessante riuscire ad individuare sulla superficie del pianeta una zona diversa, corrispondente ad una casa celeste che non induca oscuramento della coscienza, ma, al contrario, forza e chiarezza interiore; una zona, insomma, in cui la dissonanza di fondo del nostro appuntamento cosmico possa essere nei limiti del possibile ridimensionata ed utilizzata in senso positivo.

           

            Tale zona non può, quindi, che essere prospiciente alla prima casa. Rintracciata con i soliti calcoli, essa viene evidenziata, con i bordi verdi, dalla fig. 6.             

 

            Ad una prima occhiata, colpisce l’esiguità, rispetto all’intero pianeta, del territorio interessato, sia per la ristrettezza della banda, sia per la rilevante presenza del mare: se ci limitiamo a considerare l’Europa, essa è rappresentata soltanto dalla costa occidentale della Penisola Iberica (coste del Portogallo e della Galizia, nella Spagna nord occidentale). Ogni punto situato in quest’area si trova di fronte alla prima casa celeste; il suo margine orientale, tuttavia, è il più significativo, perché astronomicamente collegato all’Ascendente.

           

            Per quanto riguarda le località interessate dalla fascia, troviamo molte città importanti del Portogallo, compresa Lisbona, che però si trova lungo il margine occidentale, e Fatima. In Galizia, per la sua particolare posizione, spicca Capo Finisterra e, soprattutto, sfiorato dal margine orientale della fascia, Santiago de Compostela.

 

            E’ quindi molto opportuno, vista anche la relativa facilità del trasferimento, non dormire in Italia quella notte, bensì sulle coste dell’Atlantico ispano-portoghese. Per quanto riguarda la scelta precisa del luogo, esso è abbastanza indifferente, purché si trovi in prossimità del margine orientale della fascia. Chi scrive, per un insieme di motivi che in parte esulano da questa analisi, individua nella zona costiera ad ovest di Santiago[7] il punto più propizio in cui attendere la congiunzione, e precisamente nella cittadina di Noya, facil- mente rintracciabile in una qualsiasi carta stradale (fig. 7).

 

            Se  poi  tracciamo  la mappa completa del cielo di chi attenderà l’evento nella zona indicata, abbiamo la piacevole sorpresa di notare la comparsa, tra Giove ed il MC, di un trigono, un aspetto molto favorevole, che rafforzerà nei presenti il senso di giustizia e ne favorirà l’equilibrio con il mondo esterno, specie nei rapporti legati alla realizzazione personale (fig. 8).

 

                              


 

NOTE

 

 

[1] Sono i sette corpi celesti “mobili” visibili ad occhio nudo.

  

[2] Nel febbraio del 1962 si erano già incontrati nel segno dell’Acquario, a testimoniare l’inizio dei grandi mutamenti storici di fine secolo, segnati anche da vari movimenti di rinnovamento.

 

[3] Inizierà, come si è detto, alle 04h, 57’ del 3 maggio (momento dell’entrata della Luna nel segno del Toro) e terminerà alle 19h, 00’ del medesimo giorno (momento dell’uscita di Marte).

 

[4] La quadratura, aspetto di 90 gradi, è considerata più dissonante dell’ opposizione, aspetto di 180 gradi, perchè priva di qualsiasi possibilità di conciliazione.

 

[5]  Vedi in André Barbault: Trattato pratico di astrologia, ed Morin.

 

[6]  Per effemeridi si intendono le tavole astronomiche che riportano le coordinate celesti dei pianeti e delle dodici case.

 

7]  Da notare che “Compostela”  significa “campo di stelle”.

 

 

 

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