IL SECONDO FATTORE
PER LA RIVOLUZIONE DELLA COSCIENZA
( LA NASCITA )
OBIETTIVI: 1) la creazione dei Corpi Interni
2) la morte dell�Io
METODI: l�uso sapiente delle energie sessuali
PRESUPPOSTI: a) il raggiungimento dell�equilibrio fra i cinque Centri del Corpo Fisico;
b) il raggiungimento della sessualit� normale.
Tutto ci� che si riferisce al sesso e alla sessualit� costituisce da sempre una �pietra d�inciampo� al lavoro interno. L�energia del Centro Sessuale � infatti cos� potente e sottile che, nelle mani dell�Ego, � in grado di condizionare negativamente tutta la vita dell�uomo e di vanificare ogni sforzo di perfezione.
Per contro, non pu� sfuggire il fatto che tale energia, proprio per la sua straordinaria qualit�, detenga delle capacit�, diremmo dei �poteri�, del tutto straordinari. Non ci riferiamo solamente alla capacit� di generare corpi fisici, fatto straordinario gi� di per s�, ma anche alla capacit� di influenzare determinare ogni altra opera creativa dell�uomo, sia essa materiale, artistica o intellettuale.
Freud, usando un termine che ritroveremo pi� avanti, introduce per primo nell�ambiente scientifico il concetto di energia sessuale �sublimata� come fondamento di tutta la creativit� dell�uomo.
Le scuole iniziatiche e le religioni antiche, pertanto, hanno sempre osservato nei confronti dei temi relativi al sesso la pi� estrema considerazione e la pi� estrema cautela: se � vero che nel centro generatore di ogni attivit� umana deve trovarsi anche la chiave del processo di salvezza, � anche vero che si tratta di una chiave capace di aprire anche altre porte, non tutte cos� desiderabili. Il problema � quello di togliere la chiave dalle mani dell�Ego. Cosa non facile, che richiede una preparazione specifica ed uno sforzo individuale improponibile su vasta scala.
Si comprende quindi come i temi relativi alla sessualit� siano stati progressivamente ritirati dal livello esterno dell�insegnamento delle scuole filosofiche, e riservati ai livelli pi� interni. In essi il ricercatore, fortemente motivato nella ricerca del suo perfezionamento interiore, accede infatti non solo alle informazioni teorico/pratiche relative al sesso, ma anche alle tecniche concrete per la dissoluzione dell�Io, riducendo al minimo il rischio di cadere nell�infrasessualit�.
L�atteggiamento sessuofobico delle principali religioni tradizionali (cristianesimo, ebraismo, islamismo), oltre che con motivazioni culturali, socio/ambientali, dottrinali ecc., pu� spiegarsi proprio con quanto appena detto. Le religioni tradizionali, preoccupate di diffondere l�insegnamento alla massa piuttosto che di portare alla perfezione il singolo, e quindi necessariamente poco esigenti nei riguardi del Primo Fattore, di fronte all�impossibilit� di proporre un uso �salvifico� della sessualit�, preferiscono ignorarla, accontentandosi cos� di proporre quasi una �salvezza minore�, celibataria. Il sesso, lasciato quindi praticamente nelle mani dell�Ego, diventa allora solo un ostacolo da combattere e da negare, in ogni caso da controllare con rigide norme morali.
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Giunti a questo punto del lavoro, cercheremo di affacciarci su quanto le scuole iniziatiche tramandano nei loro circoli pi� interni a proposito del Secondo Fattore e della sessualit� in genere, e lo faremo con l�aiuto di una scienza ermetica che, grazie all�incomprensibilit� del suo linguaggio, ha saputo conservare intatti quei temi, sfuggendo alle pi� accanite persecuzioni: l� ALCHIMIA.
Addentrarci in quel fenomeno culturale (scientifico, storico, filosofico, sociale) che passa sotto il termine di �ALCHIMIA� non � lo scopo del presente compendio. Ci basta qui ricordare che per Alchimia non bisogna intendere, come si fa nell�accezione comune, una sorta di �protochimica� o di chimica grezza e rudimentale; essa �, al contrario, una vera scienza, che � attiva tuttora e che si prefigge un obiettivo ben preciso: trasformare il piombo della materia in oro dello Spirito. L�oggetto di questa scienza � il sesso, anche se velato dietro storte, alambicchi o formule di composti chimici. Il particolare linguaggio simbolico, incomprensibile anche alle persone pi� dotte, se non salv� dal rogo dell�Inquisizione e dall�accusa di stregoneria molti alchimisti vissuti tra il �500 e il �700, permise tuttavia la sopravvivenza dei testi che, al momento attuale, costituiscono praticamente gli unici documenti storici sull�uso cosciente della sessualit� e sulla pratica del Secondo Fattore nel mondo occidentale.
Per saperne di pi�:
- C.G. Jung: �PSICOLOGIA E ALCHIMIA�
- M. Maier: �ATALANTA FUGIENS� - ed. Mediterranee
- S. e R. Piccolini: �IL LIBRO DI ALCHIMIA�, contenente fra l�altro il �MUTUS LIBER� di Altus - ed. MEB
- E. Canseliet: �L�ALCHIMIA� - ed. Mediterranee.
I LAVORI PREPARATORI DEL SECONDO FATTORE
L�EQUILIBRIO TRA I CENTRI DEL CORPO FISICO
La premessa
indispensabile alla pratica del Secondo Fattore � costituita dal
raggiungimento
di un perfetto equilibrio tra i cinque Centri del Corpo Fisico. Abbiamo gi�
visto a suo tempo che questi Centri si comportano come dei �vasi
comunicanti�, o anche come componenti di un
circuito elettrico, e che, in caso di reciproco squilibrio, attingono il loro
nutrimento uno dall�altro e, in ultima analisi, dal Centro Sessuale; questo
viene ad essere quindi funzionalmente alterato e costretto ad usare
un�energia che non � la propria.
Esotericamente, si dice che, invece
dell�energia costituita dall�Idrogeno 12 (H 12), il Centro Sessuale si trova
costretto ad utilizzare degli Idrogeni pi� pesanti (H 24, H 48).
Affinch� i processi alchemici relativi alla pratica del Secondo Fattore possano innescarsi e procedere nelle diverse fasi, � indispensabile mettere a disposizione del Centro Sessuale l�energia sua propria, facendo in modo che gli altri Centri non si esauriscano precocemente. Abbiamo visto a suo tempo come ci� si ottenga fondamentalmente in tre modi:
1) con l�uso quotidiano di tutti i cinque Centri;
2) con la loro rotazione frequente;
3) con la disidentificazione dall�Ego, che costituisce la vera causa del loro squilibrio e dello spreco energetico.
Si conferma una volta di pi� come AUTORICORDO e AUTOOSSERVAZIONE siano pratiche fondamentali, e non solo per i problemi relativi al Primo Fattore.
Notiamo, sia pure incidentalmente, come l�Idrogeno 12 sia un�energia del tutto particolare, capace di attivare altri due Centri, chiamati Centri Superiori, che nell�uomo comune e corrente di norma sono atrofizzati: il Centro Intellettuale Superiore (CIS) e il Centro Emozionale Superiore (CES). Questi Centri sono solamente espressione dell�Essenza. Il primo conferisce sapienza, chiaroveggenza, comprensione, telepatia, ingegno, idee ecc.; il secondo armonia, intuizione, amore, senso di fratellanza ecc.. E� evidente come l�attivazione dei due Centri Superiori sia di grande aiuto per la messa in pra5tica di tutti tre i Fattori.
LA SESSUALITA� NORMALE
Il secondo presupposto alla pratica del Secondo Fattore � il raggiungimento della sessualit� normale, cio� di una sessualit� vissuta secondo le leggi di natura e che non produce conflitti di alcun genere.
Sessualit� normale significa anche abbandono definitivo dell�infrasessualit� che, come abbiamo gi� visto nella prima parte, si manifesta, in contrasto con le leggi di natura, sotto due principali aspetti:
1) negazione e rifiuto dell�atto sessuale;
2) abuso di questo atto, in tutte le sue forme, con obiettivi diversi da quelli procreativi.
Il raggiungimento della sessualit� normale, tenuto conto che tutte le persone correnti hanno caratteristiche pi� o meno infrasessuali, � un fatto con cui ciascuno deve confrontarsi e che richiede un particolare e difficile lavoro sull�Ego della Lussuria.
LA PURIFICAZIONE DELL�ENERGIA
Anche se il Centro Sessuale comincia a utilizzare, nell�ambito della sessualit� normale, l�energia sua propria (l�Idrogeno H 12), inizialmente ancora non � in grado di provvedere ai lavori alchemici veri e propri del Secondo Fattore (il lavoro, cio�, nella cosiddetta �forgia infuocata di Vulcano�). E� necessaria un�opera preparatoria di purificazione. L�energia, infatti, pur essendo adatta, � di pessima qualit� e deve essere raffinata attraverso quattro fasi successive di lavorazione. Tali fasi sono ben note agli alchimisti e prendono il nome di nigredo, albedo, citrinitas, rubedo. Vale a dire che l�energia da nera deve diventare bianca, quindi gialla e infine rossa (corvo nero, colomba bianca, aquila gialla e fagiano rosso). Solo attraverso la �rubedo� si forma il fuoco purificatore che � in grado, divampando nell� ATHANOR, di trasmutare la materia grezza (il compost) nell� oro spirituale. Si pu� dire che l� �opus� alchemico, cio� il lavoro caratteristico del Secondo Fattore, inizia proprio da queste quattro fasi di purificazione.
Il concetto di �nigredo� non � nuovo al lettore di questo libro. Gi� nella prima fase del lavoro interno il ricercatore, insoddisfatto e deluso della vita, pur intravedendo gli orizzonti nuovi che il �viaggio per mare� gli promette, sperimenta la solitudine della notte interiore passando per una �nigredo psicologica�. La nigredo cui adesso ci riferiamo, invece, non � soltanto riferita alla psiche, ma � il vero stadio iniziale dell�opera (l� �opera al nero�), lo stadio di chi possiede tutti gli strumenti per iniziare il lavoro, ma deve ancora alimentare e purificare il fuoco. E� una fase di inattivit� piena di speranza e di certezza del risultato, diremmo di �melanconia� passeggera: il corvo nero, sia pur ancora in forma inespressa, riassume in fondo gi� la completezza del risultato.
Vedasi a questo proposito la �MELANCHOLIA I� di A. Durher, forse la pi� celebre allegoria della nigredo della storia dell�arte. �Melancolia� significa �bile nera�, la lettera �I� rappresenta il primo stadio della purificazione.
Vedi anche in Fulcanelli: �IL MISTERO DELLE CATTEDRALI� , ed. Mediterranee, 19 , pag. 83: �(Il corvo) � il sicuro segno del successo futuro, la prova evidente dell�esatta preparazione del compost, ... il sigillo canonico dell�Opera.
Il percorso
di affinazione dell�energia H 12, di cui ora
trattiamo, che dal nero porta al rosso, esige nel ricercatore solitario
l�avvento di un fatto nuovo: la relazione stabile
con un partner del sesso opposto.
Il lavoro di coppia (coniunctio), fondamentale per la pratica del Secondo Fattore (trasmutatio), inizia infatti fin dalla nigredo con la realizzazione di certe fasi (separatio, sublimatio) essenziali per l�acquisizione della cosiddetta �castit� scientifica� (la scienza ermetica). Solo con essa la coppia raggiunge la completa purificazione dell�energia del Centro Sessuale (�opera al rosso�) ed � pronta per i lavori centrali del Secondo Fattore.
In altri termini, la coppia alchemica, sole e luna, diversificazione in opposti di un unico Androgino divino, lavorando con pazienza nel proprio �laboratorium oratorium�, impara per prove ed errori, memore del disastro causato da Pandora, a non versare il vaso di Hermes .
Il dio greco HERMES equivale a quello romano MERCURIO. Il mercurio, per gli Alchimisti, equivale all� ens seminis di Paracelso, cio� al liquido seminale. Il vaso di Hermes �, in definitiva, il contenitore delle acque seminali, che non devono essere assolutamente versate durante i lavori dell� Opus. Il termine �castit� � quindi qui usato in modo diverso che nell�accezione comune. Non significa assenza di rapporti sessuali, ma rapporti sessuali senza perdita di energia, senza spasimo; superamento, quindi, sia della condizione dell�infrasessualit� che di quella della sessualit� normale. In senso metaforico, quindi, il �vaso� deve restare sempre �ermeticamente chiuso�. Pandora, invece, non resistette alla tentazione, vers� il vaso e tutti i mali si diffusero nel mondo.
Tutto ci� esige il possesso di alcuni requisiti, che riassumiamo per praticit�.
La coppia dev�essere stabile e non occasionale, e deve aver raggiunto la condizione di sessualit� normale.
l�atto sessuale deve essere assolutamente privato, anche per ci� che concerne le esperienze interne; marito e moglie devono essere �sacerdoti� uno per l�altro;
la congiunzione carnale deve assumere sempre pi� l�aspetto di un atto �sacro�, in cui l�amore, oltre che esprimersi attraverso il desiderio sessuale, si manifesta attraverso il Fuoco Spirituale.
I LAVORI CENTRALI DEL SECONDO FATTORE
A) IL RISVEGLIO DEL FUOCO SACRO E LA FORMAZIONE DEI CORPI SOLARI
La coppia alchemica, ottenuta la castit� scientifica e l�energia purificata della rubedo, possiede adesso la pi� alta capacit� generatrice: non solo quella di generare, come le coppie comuni e correnti, altri corpi fisici, ma anche la capacit� di generare i Corpi Solari e i Corpi Esistenziali Superiori dell�Essere, veicoli indispensabili al proseguimento del lavoro interno.
Ci si chieder� in che modo possa avvenire la generazione dei corpi fisici, dal momento che la congiunzione carnale avviene senza spargimento del seme. Per comprendere tale mistero, il mistero della Sacra Famiglia ovvero della generazione nella castit�, � necessario superare la logica umana. Comunemente, infatti, una coppia � ritenuta �responsabile� quando genera un figlio nel momento che lei desidera. Nella supersessualit� le cose stanno in modo diverso: � la Madre Divina che, in accordo con la legge del Karma, provvede al fatto che un�Essenza sia collegata magari ad un unico spermatozoo fecondante, senza che per questo debba essere necessario l�enorme spreco energetico dello spasimo.
Esamineremo adesso la teoria del processo della generazione dei Corpi Interni, servendoci del pi� alto simbolo allusivo del Secondo Fattore, il CADUCEO DI MERCURIO.
Il dio greco Hermes � comunemente raffigurato mentre tiene nella mano destra un bastone dalla forma apparentemente incomprensibile, denominato CADUCEO. Esso � simbolo di potere, potere di chi conosce il segreto della �scienza ermetica�, dunque del potere pi� alto, capace di portare alla pefezione spirituale. Tale simbolo � stato per questo motivo adottato anche dal Cristianesimo, ma per l�ovvio motivo di prendere le distanze dal paganesimo, � stato trasformato ed ha assunto, con il medesimo significato, la forma del pastorale dei vescovi. Vedasi, a conferma di ci�, la pala dell�altare della navata sinistra della cattedrale di S.Stefano, a Zagabria, raffigurante S. Cirillo e Metodio.
La figura a lato mostra il
Caduceo cos� come viene
rappresentato simbolicamente (due serpenti attorcigliati verso l�alto su un
bastone).
Si noti che,
durante l�accoppiamento, normalmente i serpenti assumono una
forma attorcigliata.
La figura pi� in basso, invece, mostra il �Caduceo svelato�, cio� tutto ci� cui il simbolo allude in accordo con la tradizione esoterica.
Nell�osso sacro, in prossimit� del chakra Muladara alla base della spina dorsale , giace attorcigliata la �Serpe Ignea dei nostri magici poteri�, il Fuoco Serpentino (per gli Indostani DEVI KUNDALINI SHAKTI). Giace immobile, attorcigliata tre volte e mezzo su se stessa, profondamente addormentata.
Essa, purissima Realt� spirituale, � un aspetto della Madre Divina Individuale, unica Forza in grado di generare i Corpi Interni e di annullare definitivamente gli Aggregati Psichici. Per questo la sua sede viene definita "sacra".
Pu�
venir risvegliata dal suo sonno unicamente
attraverso un processo di trasmutazione alchemica. L�
Ens seminis,
il �Mercurio arsenicato�, lavorato dalla coppia nella FORGIA INFUOCATA
DI VULCANO, ovvero nell�
Athanor ermetico acceso dalla coniunctio,
comincia ad esalare i suoi vapori risalendo verso l�alto lungo due cordoni di
sostanza eterica. Essi, denominati �NADI�, sono collegati in basso con le
ghiandole sessuali e in alto con le due narici. Si capisce
cos� come sia importante la respirazione nel processo di
trasmutazione.
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(C) : osso sacro
(D) : chakra Muladara
(A) : gonade destra
(B) : gonade sinistra
(E) : triveni
(F) : P�ngala
(G) : Ida
(H) : colonna vertebrale
( I ) : narice sinistra
(L) : narice destra
(M) : calice del cervello
(N) : ali dello Spirito
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Quello destro, di flusso positivo (�PINGALA�), parte dal testicolo destro e arriva alla narice sinistra; quello sinistro, di flusso negativo (�IDA�), parte dal testicolo sinistro e arriva alla narice destra.
Per le donne � l�inverso: P�ingala (+) nasce dall�ovaio sinistro e arriva alla narice destra; Ida (-) nasce dall�ovaio destro e finisce nella narice sinistra.
I �nadi� si avvolgono attorno alla spina dorsale e vi si incrociano tre volte.
Durante la trasmutazione, quando i vapori del Mercurio si incrociano nel TRIVENI, cio� nell� incrocio pi� basso tra i due �nadi�, si verifica lo chock necessario e sufficiente per il risveglio della serpe divina. Essa, nella forma di FUOCO SACRO, incomincia a srotolarsi e a risalire lentamente lungo la colonna vertebrale, vertebra per vertebra, aprendo uno dopo l�altro tutti i Chakra e conferendo all�iniziato i poteri corrispondenti.
La tradizione esoterica orientale stabilisce, com�� noto, l�esistenza di sette CHAKRA lungo la spina dorsale. Essi costituiscono de i vortici di energia che, una volta attivati, conferiscono facolt� particolari, indispensabili al lavoro interno. Essi possono essere interpretati anche come i �sensi� del Corpo Astrale e sono essi stessi costituiti di materia astrale. Dal basso in alto sono denominati: MULADARA, SVADHISHTHANA, MANIPURA, ANATHA, VISHUDDA, AJINA, SAHASRARA e conferiscono rispettivamente i poteri sulla terra, sull�acqua, sul fuoco, sull�aria, sulla voce e l�udito, dalla sapienza e della poliveggenza. Sulle tecniche per l�attivazione dei Chakra vi � molta discordanza tra le diverse scuole. Qui si sostiene che essa pu� essere prodotta soltanto dalle pratiche proprie del Secondo Fattore.
La Kundalini, in questo modo, risale nella colonna vertebrale per sette volte. Le prime due giunge fino all�intracciglio, e genera il Corpo Fisico ed il Corpo Vitale Solare: produce, cio�, una completa �rigenerazione� a livello tridimensionale. Le altre cinque volte giunge fino al cuore, e genera gli altri cinque Corpi Solari, rispettivamente Astrale, Mentale, Causale, Budhico, Atmico: genera, cio�, i Veicoli coscienti in grado di esplorare tutte le dimensioni del cosmo.
Teoricamente, la risalita della Kundalini (il �fuoco sacro�) lungo la colonna vertebrale � un fatto meccanico legato unicamente al processo di trasmutazione alchemica. Si dice, per�, che essa avviene anche �in accordo con i meriti del cuore�, e ci� risulta evidente se si pensa che la trasmutazione � un atto sacro che si compie solo in chi ricerca sinceramente i valori spirituali. Non si pu� tuttavia escludere del tutto il processo di trasmutazione meccanica, e la prova concreta di ci� � data dalla presenza degli HASNAMUSSEN (vedi parte introduttiva ai Tre Fattori).
In precedenza, nel capitolo dedicato alla Prima Montagna, abbiamo gi� visto come la formazione dei sette Corpi Solari corrisponda, di fatto, al conferimento delle sette INIZIAZIONI DEI MISTERI MAGGIORI all�Intimo del candidato. Chi conferisce le iniziazioni � quindi la MADRE DIVINA nell�aspetto di DEVI KUNDALINI SHAKTI.
I Corpi Solari rappresentano per l�iniziato i veicoli necessari per entrare con coscienza nel �Pleroma�, cio� nella pienezza della manifestazione dell�Assoluto. Le diverse dimensioni del Cosmo, astrale, mentale, causale, le regioni paradisiache del Nirvana diventano, per mezzo dei Corpi Solari oggetto di autentica esperienza diretta.
Tale accesso cosciente alla realt� della Manifestazione costituisce un obiettivo fondamentale del lavoro interno, e ci� almeno per tre ordini di motivi:
- permette all�Iniziato di compiere un passo significativo nel proprio processo di spiritualizzazione lungo la strada del �ritorno al Padre�. Egli, infatti, rendendosi indipendente dai vincoli del mondo della materia, diminuisce la propria distanza dall�Assoluto;
- la possibilit� di muoversi con coscienza nelle regioni superiori, solari, dei diversi Mondi trasforma l�Iniziato in un soggetto gerarchico. Cio�, per quella parte che � libera da Ego, egli diventa una Gerarchia Celeste ed entra a far parte di quell� �esercito della voce� che emana dall�Assoluto e, nel contempo, lo costituisce. In tale veste egli pu� assumersi dei compiti in accordo con il suo raggio di appartenenza (vedi quanto gi� detto in proposito nella seconda parte del presente Compendio);
- l�esplorazione cosciente del proprio mondo astrale, mentale e causale mette l�Iniziato in condizioni di poter rendersi consapevole dei propri difetti, anche di quelli pi� piccoli e nascosti; condizione questa necessaria alla successiva pratica di eliminazione e di aumento della percentuale di Essenza libera. Tali difetti sono chiamati esotericamente �l�altra faccia della Luna Psicologica�.
Tuttavia, la formazione dei Corpi Solari non rappresenta che il primo passo lungo il cammino che porta all�Assoluto. Tali veicoli, attraverso la perseveranza del candidato nei processi di trasmutazione propri del Secondo Fattore, devono prima o poi venir distrutti per consentire la nascita di strumenti ancor pi� prodigiosi, denominati CORPI D�ORO. Essi sono il simbolo dell� oro spirituale perseguito con i lavori dell� opus e consentono a chi li possiede di compiere il descensus ad infera necessario per indagare nella causa stessa dell�Ego, fino in ogni sua pi� piccola radice. In questo lavoro, simbolicamente, il candidato comincia ad affrontare le dodici fatiche di Ercole, calandosi negli inferni dei singoli pianeti per guadagnarsi il diritto di conquistarne i rispettivi cieli.
Successivamente, in seguito all�acquisizione del lapis filosoforum o �pietra filosofale�, l�iniziato riqualifica anche i Corpi d�Oro e li trasforma in CORPI DI LUCE, veicoli questi adatti ad entrare nella Realt� dell�Assoluto e a compiere la volont� della Sua unica legge, l�AMORE.
Abbiamo gi� notato la corrispondenza tra Amore e Libero Arbitrio; ci� significa che, anche giunto nell�Assoluto, l�iniziato, ormai vera e propria Gerarchia Celeste, ha la facolt� di �scagliare la pietra� , di rinnegare cio� tutto il lavoro svolto, e di scendere a precipizio lungo la scala del livello dell�Essere.
B) LA MORTE DELL�EGO
La pratica del Primo Fattore, come abbiamo visto a suo tempo, non conduce direttamente alla morte dell�Ego, bens� soltanto alla sua decapitazione, cio� alla morte di una parte dei difetti che lo costituiscono. La distruzione totale dell�Ego, anche nelle sue parti pi� nascoste e tenaci, richiede l�opera della Madre Divina non pi� sotto l�aspetto di Stella Maris, ma in quello potentissimo di Devi Kundalini Shakti (FUOCO SACRO). Questo processo si pu� realizzare soltanto durante la pratica del Secondo Fattore, allorch� il Fuoco Sacro ha la possibilit� concreta di sprigionarsi verso dentro e verso l�alto, in senso centripeto, lungo la colonna vertebrale.
In sintesi, la coppia alchemica, nel momento stesso in cui lavora per la costruzione dei Corpi Interni, ha anche la possibilit� di distruggere un Ego gi� in precedenza decapitato, compreso ed indagato in ogni suo aspetto visibile e infernale. L�uomo e la donna, a turno, durante il lavoro di trasmutazione dell�energia, possono invocare insieme Devi Kundalini Shakti per la distruzione del loro difetto. In questo modo la coppia combatte insieme, nella forma di androgino divino, per la propria totale liberazione. L�uomo aiuta la donna e la donna aiuta l�uomo nel progresso verso la reciproca santificazione.
Questo � il profondo significato esoterico e simbolico della MORTE IN CROCE: il simbolo della croce rappresenta l�unione del maschile (orizzontale) con il femminile (verticale). La morte a cui si allude �, naturalmente, la morte mistica.
Un altro simbolo dell'unione tra il maschile ed il femminile � il cosiddetto "sigillo di Salomone", costituito da due triangoli sovrapposti, quello maschile con il vertice in alto, quello femminile con il vertice in basso. Un bell'esempio di tale simbolo di trova in forma di mosaico ad Aquileia (Udine), nell'Aula "gnostica" della Basilica.
LA PRATICA DEL SECONDO FATTORE
L� ARCANO (questo �
il nome esoterico della parte pi� interna e riservata
dell�insegnamento relativo alla pratica della Magia
Sessuale) � sempre stato coperto dal pi� profondo segreto. In passato, chi
rivelava i segreti dell�Arcano era condannato ad
una morte atroce ed immediata. Ai giorni nostri, nel linguaggio
corrente, il termine �arcano� ha perduto il suo significato originario,
etimologico (1), per conservare invece quello, pi� neutrale e meno
impegnativo, di �segreto inestricabile�.
Esso deriva dal termine greco arch�, che significa �punto di partenza�, �ricapitolazione� e tradotto anche semplicemente con �arca�. Delle due arche pi� celebri, quella di No� e quella dell�alleanza, la prima allude pi� chiaramente ad un contenuto sessuale: coppie di animali salvati in mezzo alle acque.
Nei culti misterici della Grecia antica, della cui parte pi� segreta non ci � pervenuta praticamente alcuna attendibile traccia documentale, l�Arcano � appena intuibile (ad esempio, nei culti agresti di fertilit�, nei misteri orfici ed eleusini);
Dai pochi elementi di cui disponiamo (Empedocle, Porfirio, Apuleio) sembra essere costante, negli antichi misteri, l�abbinamento tra il tema della discesa all�inferno (Primo Fattore) e quello della rinascita (Secondo Fattore). Quest�ultimo tema si concretizza nell�allusione alla coppia mistica attraverso la vicenda di Orfeo ed Euridice (Virgilio, libro IV delle Georgiche; Ovidio, Metamorfosi). Per una panoramica delle fonti sull�esoterismo della Grecia anti�ca vedi in Nucci D�Anna: �LA DISCIPLINA DEL SILENZIO� , Ed Il Cerchio.
pi� riconoscibile � certamente nell�iconografia alchimistica del 1600 (�Atalanta fugiens� di M. Maier, �Mutus liber� di Altus); diventa quasi evidente nelle raffigurazioni sacre dell�India classica. Mai, per�, esso � rintracciabile in un documento scritto che lo riveli o lo analizzi in modo esplicito e nei dettagli. Prova evidente, questa, che esso fu sempre tramandato per via orale. Come si dice, �da bocca ad orecchio�.
Svelare pubblicamente a generici ascoltatori o a lettori di un libro non precedentemente preparati la tecnica dell�Arcano, comporta certamente dei rischi.
In primo luogo, perch� l�energia sessuale � potente e sottile: saperla risvegliare non implica subito anche il fatto di saperla poi padroneggiare. Ci� richiede spesso la presenza di un insegnante �personalizzato�.
Secondariamente, perch� l�ascesa della Kundalini, nelle prime fasi del suo risveglio, pu� essere meccanica. La divulgazione delle tecniche del Secondo Fattore, senza la certezza che colui che vi accede proceda anche in concreto alla eliminazione dei propri difetti psicologici, espone al rischio di creare degli Hasnamussen (vedi in precedenza, nella parte dedicata al Primo Fattore).
Inoltre, la parola scritta ha il limite di cristallizzare qualsiasi concetto, di datarlo, rendendolo vittima del tempo e della particolare personalit� dell�autore; tradisce, insomma, quello spirito di continuo rinnovamento e �aggiornamento� che � una caratteristica tipica dell�insegnamento esoterico e che solo la tradizione orale � in grado di garantire.
Per questa serie di motivi, ed anche per altri di carattere pi� personale, l�Autore di questo libro non divulgher� la tecnica dell�Arcano. Egli raccomanda, invece, ancora una volta, a chi intendesse accostarsi seriamente alla pratica dei Misteri, di rivolgersi ad una Scuola Iniziatica.