Ci sono domande che l'uomo pare non voglia porsi: sono come dei "tabù" che sembra non sia lecito affrontare.

Fatto davvero strano: le continua scoperte scientifiche, le innovazioni tecnologiche e le passioni politiche si rivolgono a soggetti che ignorano tutto di loro stessi.

Com'è possibile questo? Cosa dobbiamo attenderci da un sistema a tal punto privo di consapevolezza? C'è una via che porta alla "conoscenza"?


L'ARGOMENTO DEL MESE

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LA STRUTTURA FISICA DELL'UOMO

I CINQUE CENTRI

Il corpo è una macchina biologica.

Esso rende possibile la manifestazione nel mondo fisico (tridimensionale, sensoriale) dello spazio psicologico di ciascuno. Se non esistesse il corpo fisico, lo spazio psicologico non potrebbe manifestarsi.

Con uno spazio psicologico costituito da Ego, il corpo è la manifestazione dell’Ego. Con uno spazio psicologico costituito da Essenza (o se si sta formando in esso un centro di gravità permanente), il corpo è, o comincia ad essere, la manifestazione dell’Essenza.

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La macchina umana è organizzata in tre cervelli (fig.1): cervello intellettuale, cervello emozionale e cervello motore. Ciò è rappresentato simbolicamente dal numero otto che, posto in orizzontale, sta ad indicare l’infinito; l’otto, cioè, è il simbolo dell’unione dell’uomo con l’infinito, del macrocosmo con il microcosmo.

I tre cervelli funzionano attraverso cinque Centri.

Il cervello intellettuale possiede 1 Centro (Centro intellettuale) con sede nella scatola cranica cioè nell’encefalo.

Il cervello emozionale possiede 1 Centro (Centro emozionale) e ha due sedi: una nel cuore e una nel cosiddetto plesso solare, cioè la rete nervosa in prossimità della bocca dello stomaco.

Il cervello motore ha 3 Centri: Centro motore propriamente detto, con sede nel midollo spinale cervicale; Centro istintivo (o viscerale), con sede nel midollo spinale lombare; Centro sessuale, con sede nelle ghiandole sessuali (ovaie e testicoli) (fig. 2).

La situazione, riassunta dalla tabella della figura 3, può essere rappresentata anche dalla figura 4, che mostra lo schema corporeo organizzato nella forma di un edificio a tre piani (i 3 cervelli) che comprende 5 settori (i 5 Centri). Per possedere un buon equilibrio psicofisico, occorre che i settori siano tutti in giusta proporzione tra loro, proprio come mostra la figura 4.

 

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La figura 5 mostra invece alcuni esempi di schema corporeo alterato, con prevalenza di uno o più settori a scapito di qualche altro.

La prima cosa da fare in chi riconosca disarmonico il proprio schema corporeo, è quella di riportarlo ad un giusto equilibrio.

Valgono tre regole fondamentali:

1) i Centri sono serbatoi energetici. Completamente carichi al mattino, essi distribuiscono, nel corso della giornata, la propria energia nei territori di loro competenza, assicurando in tal modo il perfetto funzionamento di tutto l’organismo;

2) i Centri sono tutti in comunicazione tra loro, come i componenti di un circuito elettrico (vedi fig. 6). Ciò significa che, se un Centro si scarica precocemente durante la giornata, può utilizzare provvisoriamente l’energia di un altro Centro più carico;

3) ogni Centro utilizza una sua propria energia (chiamata esotericamente idrogeno), che è diversa da quella degli altri. Ciò significa che, se un Centro ormai scarico è costretto ad utilizzare l’Idrogeno di un altro Centro, si trova anche da esso contaminato.

La condizione di "debito energetico", premessa di ulteriori squilibri e prevista come eccezionale, è invece la regola nell’uomo comune e corrente. Ciò è dovuto alla presenza dell’Ego che, attraverso la sua attività meccanica (chiacchiera mentale, identificazione, emozioni negative, uso scorretto del movimento e della sessualità ecc.), produce un inutile sovraaffaticamento dei Centri ed un loro precoce esaurimento molto prima che la giornata abbia termine.

E’ quindi importante, al fine di permettere ai Centri di funzionare con un’energia quantitativamente e qualitativamente corretta, sottrarli al più presto dall’influenza dell’Ego, trasferendo nell’Essenza il Centro di Gravità Permanente.

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Diamo ora, per ciascun Centro, dei brevi cenni di chiarimento.

 

  • CENTRO INTELLETTUALE. Non dobbiamo confondere questo Centro con la "mente". La "mente" è un’altra cosa, come vedremo più avanti, e non appartiene alla macchina biologica. Il Centro intellettuale, invece, è un organo del corpo fisico. Esso funziona attraverso la cosiddetta "logica della ragione", cioè attraverso il ragionamento, processo particolarmente studiato da Aristotele nella sua teoria sul sillogismo (protesi, antitesi, sintesi). E’ un Centro lento, perché il processo logico avviene tramite un susseguirsi di scelte binarie successive, ognuna basata su un proprio particolare percorso.
  • Il Centro Intellettuale è sintonizzato sulla vibrazione sonora della vocale " I ".

  • CENTRO EMOZIONALE. Il Centro emozionale, gestito dall’Essenza, dovrebbe trasformare tutti i nostri sentimenti in comprensione, compassione e amore. Invece, a causa della presenza dell’Ego nel nostro spazio psicologico, noi non siamo più capaci di provare delle vere emozioni, ma diventiamo il bersaglio di interferenze capaci di produrre soltanto emozioni negative: batticuore, brivido, pianto, riso, stretta allo stomaco, blocco del respiro ecc. ecc..

    Ciò accade perchè abbiamo perduto la capacità di stupirci: la natura, la musica e l’arte in genere, il rapporto con i nostri simili sono cose che non stupiscono più: ci si stupisce solo di fronte al brutto, all’inverosimile, all’azzardato, al trasgressivo.

    Il Centro emozionale è più rapido di quello intellettuale, perché si fonda non sul ragionamento, ma sull’intuizione. Per sviluppare le intuizioni si possono usare le vibrazioni sonore delle vocali " O " (relazionata con il cuore) e " U " (relazionata con il plesso solare).

  • Nel Centro sessuale è racchiuso il più grande segreto dell’universo, segreto ben conosciuto dagli antichi, ma poi quasi del tutto dimenticato. L’uso corretto di questo Centro, una volta rigenerato, è indispensabile per l’autorealizzazione del singolo (vedi più avanti, in questa stessa Parte Prima, e poi nella Parte Terza, nel capitolo dedicato al Secondo Fattore).

    Il Centro sessuale, particolarmente collegato con la respirazione, è sintonizzato sulle vibrazioni sonore della vocale " A ".

    Inerzia ed eccessivo esercizio fisico rovinano questo Centro: la pratica del rilassamento e di una moderata attività lo fortificano.

    Il Centro motore è sintonizzato sulla vibrazione sonora della vocale " E ".

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    E’ facile a questo punto comprendere come, secondo la visione che siamo andati esponendo, la salute del corpo fisico dipenda in gran parte dalla capacità di mantenere i Centri in equilibrio armonico attraverso l’uso corretto della loro energia, che non deve mai esaurirsi completamente durante la giornata per non creare mescolanze di Idrogeni.

    Tale condizione di armonia (vedi fig. 4) trova il suo fondamento nella parte del lavoro interno dedicata all’eliminazione degli Aggregati psichici, unica causa di disordine, squilibrio e contaminazione energetica. Se i Centri fossero espressione dell’Essenza invece che dell’Ego, è ben vero che la condizione abituale dell’uomo sarebbe quella di un sostanziale benessere. Non è peraltro nostra intenzione approfondire in questa sede i concetti di salute e di malattia, particolarmente complessi e non riferibili unicamente alla struttura del corpo fisico. Tuttavia, per dare a chi legge l’opportunità di migliorare fin d’ora, anche prima di iniziare il vero e proprio "lavoro interno", la propria condizione di salute, accenneremo qui di seguito ad alcuni accorgimenti utili ad equilibrare la struttura dello schema corporeo. Questo, nella consapevolezza che nessun "lavoro interno" può essere iniziato con un corpo fisico troppo sofferente.

     

    PER MANTENERE LA CONDIZIONE DI SALUTE

    A) METODI GENERALI

    - rotazione dei Centri: non usare mai troppo a lungo un Centro nella giornata, ma alternarlo ad altri. Ad esempio, non studiare troppo a lungo, non fare troppo a lungo attività fisica, ma cercare di inserire nella giornata i settori carenti;

    - uso di un solo Centro per volta: è preferibile non utilizzare più Centri contemporaneamente, per non creare interferenze e contaminazioni. Quando si cammina, si cammini; quando si legge, si legga; quando si ascolta, si ascolti. Il brivido che talvolta si avverte durante un’emozione è un’interferenza tra il Centro emozionale e Centro motore;

    - cercare di dormire bene: i Centri, come abbiamo visto, si ricaricano di notte attraverso un sonno riposante e fisiologico. E’ utile pertanto non affaticare i Centri prima di coricarsi (con il leggere, lo studiare, il mangiare, il far ginnastica ecc.), ma far precedere il sonno dal rilassamento e dal silenzio della mente;

    - rispettare i ritmi naturali: coricarsi presto alla sera e svegliarsi presto al mattino. Questo perché il corpo fisico attinge la propria energia dalla luce del sole, che viene accumulata durante il giorno e riversata nei Centri durante la notte. Meno ore di luce si godono, meno energia ricevono i Centri. L’ideale sarebbe coricarsi al tramonto e svegliarsi all’alba.

    B) METODI PARTICOLARI (RIFERITI A CIASCUN CENTRO)

    - centro intellettuale: si rovina con l’intellettualismo, lo studio esagerato, l’eccesso di pensiero ("il miglior modo di pensare è il non pensare"); si rigenera attraverso pensieri positivi ed una attività equilibrata, che non comporti usura e sovraaffaticamento;

    - centro emozionale: si rovina con le emozioni negative; si rigenera attraverso il contatto con la natura, l’espressione artistica, la musica dei grandi classici;

    - centro sessuale: si rovina con l’attività infrasessuale (vedi più avanti); si rigenera attraverso l’attività sessuale "normale", quella, cioè, assolutamente priva di conflitti psicologici ed esercitata secondo legge di natura;

    - centro motore: si rovina con l’abuso dell’attività fisica e della parola, come anche con l’inerzia e l’eccessiva sedentarietà; si rigenera con una moderata attività fisica, con l’uso discreto della gestualità e del tono di voce;

    - centro istintivo: si rovina con la sollecitazione eccessiva e disarmonica dei cinque sensi (rumori, luci, ritmi), con l’alimentazione scorretta e con la respirazione di aria inquinata; si rigenera con le buone impressioni (educazione dei sensi) e la corretta alimentazione.

    Ricordiamo che un Centro istintivo deteriorato significa già di per sé cattiva salute.

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    Approfondiremo lo studio di due comportamenti particolarmente importanti al fine della propria autorealizzazione: la pratica del rilassamento e la sessualità.

     

    IL RILASSAMENTO

    Se l’Essenza, invece di occupare soltanto un 3% dello spazio psicologico, lo riempisse completamente, manifesterebbe la sua benefica presenza in vario modo nei diversi Centri della macchina organica. Così, in particolare nel Centro motore, l’Essenza si potrebbe esprimere in un atteggiamento armonioso dei gesti, della parola, della posizione del corpo, dei lineamenti del viso.

    La considerazione degli antichi per l’armonia del corpo e, in generale, della forma, nasce proprio dal fatto che l’armonia "esterna" è ritenuta espressione e verifica di perfezione "interna", anzi, strumento essa stessa di perfezione. Da ciò la funzione pedagogica dell’arte nell’antichità.

    La nostra macchina organica, invece, allo stato attuale delle cose, non è oggetto di manifestazione dell’Essenza, ma degli Ego. Se consideriamo il Centro motore, l’Ego di manifesta con la tensione del corpo fisico, che porta dietro a sé tutta una serie di fattori sgradevoli tra cui il dolore e la perdita di energie. Tale tensione sta all’origine di un circolo vizioso (vedi schema) che rappresenta un grave ostacolo al lavoro interno: dolore e stanchezza, causati dalla presenza dell’Ego, impediscono di operare quei processi psicologici che dovrebbero portare all’eliminazione

    dell’Ego stesso. La pratica della retrospezione, per esempio, risulta pressoché impossibile se il corpo è indolenzito e provato da una giornata trascorsa nell’identificazione con i problemi della vita quotidiana.

    Per spezzare tale circolo vizioso è indispensabile eliminare le tensioni muscolari. Ciò si ottiene con due metodi diversi.

    Il primo, che abbiamo già considerato, consiste nel mantenere nel corso di tutta la giornata un costante atteggiamento psicologico volto a mantenere il Centro motore in un giusto equilibrio armonico: attività fisica moderata e costante, rotazione dei Centri, autoosservazione ecc..

    Il secondo è una vera e propria pratica da eseguirsi in un momento particolare della giornata ad esso riservato. L’esercizio costante di questa pratica, oltre a produrre un certo riposo e a consentire il recupero delle energie nel corpo fisico, permette ben presto, a chi se ne serve, di eliminare le tensioni muscolari nei momenti in cui è necessario procedere a tutte le diverse fasi del lavoro interno (individuale e di gruppo).

    LA PRATICA DEL RILASSAMENTO

    Questa è una pratica fondamentale. Ogni altra pratica strutturata (ad esempio la retrospezione) deve essere preceduta dalla pratica del rilassamento.

    Lo scopo del rilassamento è quello di ottenere, nello stato di veglia, un riposo totale del corpo fisico, il suo isolamento dal mondo esterno ed il perfetto equilibrio nel funzionamento dei suoi cinque Centri. Nello spazio psicologico, infatti, l’Ego viene temporaneamente ridotto al silenzio attraverso l’esercizio della concentrazione, cosicché il 3% di Essenza può trovare spazio libero per manifestarsi. In effetti, se riesce, la pratica del rilassamento si trasforma progressivamente in una pratica di Autoricordo. Il metodo è il seguente.

    • Ci porremo distesi a terra, o sopra un letto, in posizione supina (a pancia in su) preferibilmente con il capo rivolto a nord, con le braccia leggermente scostate dal tronco e le gambe leggermente divaricate.

    • Chiuderemo gli occhi e cercheremo dentro di noi una buona disposizione per la pratica, dimenticando tutti gli impegni del mondo esterno.

    • Cercheremo di isolarci dall’ambiente circostante eliminando gli stimoli dei cinque sensi. Immagineremo, per esempio, che i nostri sensi siano comandati da piccole leve e le azioneremo una dopo l’altra eliminando, di volta in volta, l’uso della vista, dell’udito, dell’olfatto, del gusto e del tatto.

    • A livello del Centro intellettuale, cercheremo di eliminare qualsiasi pensiero, concentrandoci nel suono, anche immaginario, della vocale " i " e nella zona della fronte compresa tra le sopracciglia (intracciglio).

    • Ci concentreremo adesso sul Centro motore e cercheremo di rilassare perfettamente il corpo.

    Ci concentreremo dapprima sulle braccia, dalle mani alle spalle, e immagineremo che tutte le tensioni escano dalle dita nella forma di piccole biglie di ferro rotolanti o di piccoli nani. Sentiremo le braccia diventare, a poco a poco, sempre più pesanti.

    Ripeteremo la stessa cosa anche per le gambe.

    Controlleremo che le spalle siano abbassate e che il viso sia perfettamente liscio e disteso, quasi sorridente, con la fronte e l’intracciglio spianati. Controlleremo anche che gli occhi abbiano, dietro le palpebre chiuse, le pupille rivolte in avanti e non in alto. Controlleremo che le mascelle non siano contratte. Eviteremo qualsiasi movimento, anche meccanico: un prurito che dovesse sopraggiungere sparisce da solo se ci si concentra sulla parte interessata.

    Una volta ottenuto il rilassamento e una profonda sensazione di generale pesantezza del corpo , ci concentreremo nel suono della vocale " e ".

    • A livello del Centro emozionale, avremo cura di non essere preda di nessuna emozione negativa, o di tipo inferiore. Un’impressione di paura, ad esempio, può essere controllata aprendo per qualche istante gli occhi. Ci concentreremo prima nel cuore e nel suono della vocale " o ". Poi nel plesso solare (a livello della cosiddetta "bocca dello stomaco") e nel suono della vocale " u ".

    • Ci concentreremo poi sulla respirazione, che si trova in stretta relazione con il Centro sessuale, e quindi nel suono della vocale " a ". Verificheremo che la respirazione sia tranquilla e regolare. Immagineremo l’aria mentre entra ed esce dal nostro apparato respiratorio, seguendola nei vari tratti (dal naso agli alveoli polmonari e viceversa).

    Immagineremo anche che il corpo sia uno spazio pieno e che la respirazione si espanda regolarmente in tutto questo spazio senza alcuna difficoltà. Sentiremo tutto il nostro corpo respirare tranquillamente ("tutto il corpo respira: respirano le braccia, respirano le gambe, respira l’addome"). Ci sentiremo uno spazio pieno pesante e caldo che respira" .

    • Ci metteremo quindi in rapporto con il 3% della nostra Essenza, cioè con la scintilla del nostro Essere Reale. In questo stato, se avremo programmato di eseguire una pratica successiva (retrospezione ecc.) la inizieremo. Altrimenti, rimarremo concentrati per qualche tempo sulla nostra parte reale, sperimentando i benefici della relazione con l’Essenza.

    • Alla fine, con uno sforzo di volontà, decideremo di riprendere il contatto con il nostro corpo. Programmeremo mentalmente i movimenti per la ripresa del tono muscolare normale e poi li eseguiremo stringendo alternativamente a pugno le dita delle mani, piegando gli avambracci sulle braccia, piegando le ginocchia, tirando un profondo respiro e, infine, aprendo gli occhi.

     

    SESSUOLOGIA TRASCENDENTALE

    Come già S. Freud aveva intuito all’inizio del nostro secolo, il Centro sessuale condiziona fortemente l’attività umana, in modo diretto od indiretto. Esso ha infatti a disposizione l’energia più potente, sottile e difficile da padroneggiare che si conosca: l’ energia cosmica creatrice, chiamata anche energia solare. Questa pervade tutto l’universo e, nella macchina umana, sotto forma di energia sessuale, si concentra nelle ovaie e nei testicoli, rispettive sedi, per la donna e per l’uomo, del Centro sessuale (vedi fig. 2).

    L’essere umano può utilizzare la propria energia sessuale, in rapporto al proprio livello dell’Essere, in modo molto diverso. Si distinguono così tre tipi di sessualità:

    1. sessualità normale, che conduce alla generazione;
    2. infrasessualità, che conduce alla degenerazione;
    3. soprasessualità, che conduce alla rigenerazione.

     

    SESSUALITA’ NORMALE.

    Caratteristica della sessualità normale è la concordanza con le leggi della natura, secondo cui la vita organica, indispensabile alla sussistenza del pianeta Terra, deve esprimersi sulla sua superficie ad ogni costo ed il più a lungo possibile. In altri termini, gli esseri umani, gli animali, le piante, i batteri ecc. costituiscono, nel loro insieme, una specie di antenna ricevente sulla crosta terrestre in grado di trasmettere il nutrimento cosmico negli strati sottostanti del pianeta, mantenendolo in vita.

    Senza gli organismi viventi cellulari la Terra morirebbe e farebbe la fine degli altri corpi celesti che hanno ormai esaurito il loro ciclo vitale (come già accaduto per tutti i pianeti del nostro sistema solare).

    Il perpetuarsi della vita viene assicurato dalla capacità riproduttiva: per questo si dice che la sessualità normale si esprime attraverso la generazione.

    Una persona di questo tipo non ha conflitti sessuali di alcun genere: vive serenamente la propria sessualità, ama, si riproduce senza rendersi conto di essere un semplice ingranaggio al servizio della natura, che pretende sempre nuovi e diversi corpi fisici (vedi la figura di Papageno nel "Flauto magico" di Mozart). E’ lieta di mettere le proprie energie a disposizione della specie, al pari di tutti gli altri organismi biologici viventi.

    Dal momento che alla natura non interessa l’autorealizzazione del singolo, ma solo il mantenimento della vita organica sulla Terra, l’Ego non esercita un grande influsso sui Centri delle persone dotate di sessualità normale, ed in particolare sul Centro sessuale, che infatti possono così risultare relativamente protette da malattie, conflitti e atteggiamenti negativi. Per lo stesso motivo, In loro non si fa però sentire nemmeno in modo particolare l’inquietudine del 3% di Essenza.

     

    INFRASESSUALITA’

    Nell’ infrasessualità il Centro sessuale si trova nelle mani di Aggregati molto evidenti ed energeticamente molto carichi, capaci di provocare gravi danni alla persona. Qui, il mezzo viene considerato il fine: il legittimo desiderio e piacere sessuale, che nella sessualità normale conduce alla generazione in accordo alla legge di natura, qui è considerato dall’Ego l’unico obbiettivo da perseguire. Non si ha quindi generazione, bensì, essendo la macchina umana nelle mani di Aggregati distruttivi, degenerazione contro la legge di natura.

    Il difetto maggiormente responsabile dell’azione sul Centro sessuale è, come si può ben intuire, quello della lussuria. Tantissimi sono, però, gli Ego che gli si accompagnano: il desiderio, la vanità, la curiosità, la gelosia, la galanteria, l’amor proprio, la gentilezza, l’ insicurezza, la crudeltà, la paura, la timidezza ecc. ecc..

    Nei confronti della sessualità, intesa come l’insieme delle condizioni che trovano il loro coronamento nel congiungimento carnale tra uomo e donna, questi Ego possono avere due effetti: 1) rifiuto dell’atto sessuale; 2) abuso dell’atto sessuale.

    Il primo effetto, appartenente alla cosiddetta "sfera di Lilith" *, è evidente in molte perversioni sessuali (omosessualità, sadismo, masochismo, feticismo, pedofilia ecc.), in certi comportamenti sessuali alterati (assenza di desiderio, impotenza, frigidità, masturbazione) ed anche in certe scelte di vita (celibato).

    [*secondo una tradizione cabalistica, Adamo aveva due mogli, Lilith e Nahemah]

    Il secondo effetto, appartenente alla cosiddetta "sfera di Nahemah", si trova nella prostituzione, nell’adulterio, nella pornografia, negli eccessi sessuali e, in genere, in tutti i comportamenti caratterizzati dall’impossibilità di darsi una disciplina nella sfera del sesso.

    E’ evidente che l’umanità è tutta, attualmente, più o meno, infrasessuale.

     

    SOPRASESSUALITA’.

    La soprasessualità è un’altra cosa. In questo caso, non è l’Ego a guidare il Centro sessuale, ma

    l’Essenza, con evidenti effetti benefici e ricostruttivi in primo luogo sul Corpo Fisico, nei confronti del quale si assiste ad una vera e propria rigenerazione.

    In questo tipo di sessualità l’energia contenuta nel Centro sessuale (energia cosmica creatrice) non viene dunque impegnata per la generazione di corpi fisici (se non eccezionalmente), né tantomeno viene sprecata come accade nell’infrasessualità. Viene invece sapientemente utilizzata. Questo concetto si esprime dicendo che l’energia sessuale viene conservata (vedi il simbolo del calice) e trasmutata.

    A cosa porti quest’uso centripeto (anziché centrifugo) dell’energia, sarà oggetto di argomenti successivi. Qui accenneremo soltanto al fatto che l’energia trasmutata è fondamentale per il lavoro interno e che quindi la soprasessualità è un importante obbiettivo per ogni serio ricercatore di se stesso. Dal momento però che egli parte frequentemente da una condizione infrasessuale, bisogna che prima possa raggiungere la condizione di sessualità normale. Vale la regola generale secondo cui non è possibile praticare la soprasessualità se non si è prima raggiunta la condizione di sessualità normale.

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    Se la soprasessualità può essere esercitata da chiunque abbia raggiunto la condizione di sessualità normale, è peraltro intuibile che essa trovi la sua massima espressione all’interno di una coppia particolarmente affine, che abbia i medesimi obbiettivi di perfezionamento interiore.

    La coppia completamente affine è nota con il termine di coppia polaree realizza la ricostituzione del primitivo "androgino divino" attraverso l’unione di due esseri perfettamente complementari. Ogni persona di sesso maschile, maturando affettivamente, sviluppa in sé un ideale femminile e ogni persona di sesso femminile sviluppa in sé un ideale maschile. Ciò è espresso dalla figura 7, in cui il triangolo a base inferiore rappresenta l’uomo, quello a base superiore, la donna; In ciascuno dei due triangoli grandi è racchiuso il triangolo complementare "ideale": per ogni uomo esiste soltanto una "donna angelicata" , per ogni donna un solo "principe azzurro".

    L’essere complementare, che fino ad un certo punto è interno, deve poi essere riconosciuto nel mondo esterno. Solo a seguito di tale riconoscimento, quasi sempre non facile in quanto ostacolato dalla presenza dell’Ego, potrà realizzarsi l’unione che caratterizza il cosiddetto "matrimonio perfetto", condizione che simboleggia, nel mondo fisico, una più alta unione animica e spirituale (fig. 8). Si dice, infatti, che il matrimonio perfetto unisca i due partners in tutti i piani cosmici: fisico, vitale, emozionale, mentale, della volontà, della coscienza, della sopracoscienza.

    La coppia polare che esercita la soprasessualità, non perseguendo l’obiettivo della generazione dei corpi fisici, bensì quello del perfezionamento interiore, non segue la legge di natura, ed effettivamente essa alla natura non serve. Dal momento però che non ne danneggia il corso, come invece avviene per i comportamenti infrasessuali, si dice che essa non va contro , ma va oltre la legge di natura.

    Se la coppia polare è la condizione perfetta per l’uomo e la donna che vogliano esercitare la soprasessualità, non per questo gli incontri meno perfetti devono essere considerati non adatti a tale scopo. Ciò che conta è l’atteggiamento che ciascuno deve avere nei confronti della sessualità, che, guidata dall’Essenza e non dall’Ego, diviene progressivamente qualcosa di sacro e consente, giorno dopo giorno, lo sviluppo delle facoltà spirituali.

     

    SESSUALITA’ NORMALE: generazione secondo natura

    INFRASESSUALITA’: degenerazione contro natura

    SOPRASESSUALITA’: rigenerazione oltre la natura

     

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