LA SCALA ANTROPOLOGICA SETTENARIA

 

ARGOMENTO N. 7

 

SECONDO GRADO: IL CORPO VIVENTE

 (continua dal n. 6) 

 

 

 

 

 

SALUTE E MALATTIA

 

 

 

4) MALATTIE DOVUTE A SITUAZIONI KARMICHE INDIVIDUALI

 

    Salendo un po' la scala del livello dell'essere, ci imbattiamo in malattie la cui causa non si trova nel corpo fisico o mentale. Sono le MALATTIE KARMICHE, dovute cioè a "compensazioni" di errori compiuti nel passato (anche in vite precedenti o da membri della famiglia). Anticamente una simile interpretazione dei problemi inerenti alla salute era molto diffusa (Gv 9,2.) ed è anvata via via smorzandosi dal '700 in poi con l'avvento dell'illuminismo e della scienza accademica.

    L'esoterismo però non dimentica la LA LEGGE DELLA BILANCIA o di CAUSA ED EFFETTO, chiamata dagli orientali LEGGE DEL KARMA. Non c'è causa senza effetto e non c'e effetto senza causa. Tutte le nostre azioni devono essere compensate: le buone e le cattive. Le cattive si pagano generalmente con il dolore e pertanto con la malattia, che al dolore spesso è collegata..

    E' evidente che qualsiasi rimedio fin qui considerato si dimostra inefficace per guarire una malattia Karmica. L'eliminazione dell'Ego è senz'altro utile, purché accompagnata dalle SUPPLICHE AI GIUDICI DEL KARMA di togliere il dolore e la malattia compensando i propri debiti in altro modo. Ad esempio con le buone opere e con l'amore per gli altri.

 

    Per chi desiderasse approfondire l'argomento, ripubblichiamo un testo tratto dal Compendio.

 

 

LA LEGGE DEL KARMA

(cosmica, cosciente)

La parola "KARMA", in sanscrito, significa "azione e conseguenza": non c'è effetto senza causa e non c’è causa senza effetto; ogni causa si trasforma in effetto ed ogni effetto si trasforma in causa. La legge del Karma è anche chiamata "legge di compensazione" o "legge della bilancia cosmica", nel senso che le conseguenze tendono a compensare i continui sbilanciamenti provocati dalle cause e a riportare così il tutto nel segno del necessario equilibrio cosmico.

Le cause che creano questi sbilanciamenti continui sono le azioni umane: il libero arbitrio, con cui opera l'uomo, anziché essere al servizio della Coscienza, è continuamente condizionato dall'Ego. Ciò è vero fino nei più alti gradi del livello dell'Essere. Finché esiste l’Ego, esiste anche la possibilità di poter usare a favore del male il proprio libero arbitrio.

La legge del Karma interessa dunque anche chi ha raggiunto un elevato grado di Maestria, ma che non ha distrutto ancora completamente l'Ego. Più elevato è il livello dell'Essere, più alto è il disordine creato da chi sbaglia e maggiore è la sua responsabilità. Maggiore dunque sarà l'entità della compensazione.

Il Karma è dunque legge di compensazione, non di punizione o di vendetta. Tuttavia, l'uomo vive generalmente gli effetti del suo Karma come dolore e sofferenza. Tale condizione dovrebbe essere di stimolo per lavorare interiormente ed eliminare l'Ego che l’ha causata. In tal senso si dice che IL KARMA E' UNA MEDICINA. Invece, gli uomini bestemmiano, protestano, si giustificano, incolpano gli altri della loro sorte, si scusano. Con simili proteste non si cambia il Karma, anzi, esso diviene più duro e più severo.

Benché spesso il Karma agisca anche nel corso di una medesima esistenza, in molti casi esso agisce nel corso di esistenze successive. In tal caso, gli eventi che accadono nel corso di una esistenza sono la compensazione di azioni causate in esistenze precedenti. In realtà, quella del Karma è la legge più complessa e più difficile da comprendere, poiché, nella sua attuazione, utilizza continuamente come elementi di compensazione situazioni e personaggi che vengono a costituire, a seconda dei casi, sempre nuove cause e nuovi effetti e che vengono chiamati STRUMENTI DEL KARMA.

Inoltre, questa legge si combina anche frequentemente con la legge del Ritorno e con quella della Ricorrenza. Per esempio: se a trent'anni di età qualcuno commette un grosso furto, è possibile che, nelle esistenza successiva, sempre a trent'anni per legge di ricorrenza, lo stesso Ego si rifaccia vivo. Però, la legge di compensazione potrà fare in modo che questa volta sia egli il derubato, e si servirà un altro ladro come suo strumento. Ovviamente questo nuovo ladro, pur essendo, quale strumento del Karma, utile all'applicazione della legge come elemento di compensazione, dovrà a sua volta compensare gli effetti del suo Ego nel corso di quella medesima esistenza o di un'esistenza successiva.

Tutto ciò trova conferma nel motto evangelico. "Con la stessa misura con la quale avrete misurato sarete misurati" (Mt, 7,2).

°°°°°°°

Il Karma si fonda su due colonne:

GIUSTIZIA e MISERICORDIA

Giustizia senza misericordia sarebbe tirannia; misericordia senza giustizia sarebbe compiacenza di fronte alla trasgressione.

Ciò significa che il Karma non è meccanico nella sua compensazione, ma è una legge amministrata con Coscienza.

Ne deriva che IL KARMA E' NEGOZIABILE.

Non dobbiamo credere che il Karma sia automatico e crudele. Le disposizioni di questa legge, essendo basate anche sulla misericordia, possono essere cambiate.

Ciascuno è in grado di cambiare il suo proprio destino, basta che osservi i due seguenti principi:

 

IL LEONE DELLA LEGGE SI COMBATTE CON LA BILANCIA

UNA LEGGE INFERIORE VIENE TRASCESA DA UNA LEGGE SUPERIORE

 

Questi due principi significano: il Karma dev'essere sempre compensato, ma la compensazione non deve realizzarsi necessariamente con il dolore. Il dolore, la sofferenza, la malattia sono le forme più basse e meccaniche di compensazione, che possono essere trascese da forme più alte.

Bisogna sapere che l'uomo ha a disposizione altre monete, di maggior valore, da mettere nel piatto della sua bilancia: quelle dell'amore verso l'umanità manifestato attraverso le buone opere.

In realtà, nessuno pensa a contrattare il suo Karma quando si trova nella disperazione; nessuno in questi casi pensa a Dio o al suo prossimo. L'umanità è così. Dar da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, consolare gli afflitti, visitare gli ammalati ecc. sono da sempre considerate le opere di misericordia utili a riscattare il proprio Karma, se compiute in modo disin-teressato e nei fatti oltre che nelle intenzioni: "ciò che l'uomo semina raccoglierà e le sue opere lo seguiranno" (Mt, 7, 17).

A che serve, però, compiere buone opere, se non si cambia radicalmente la propria vita? Se l'Ego non viene eliminato, se non viene eliminata la violenza, la lussuria, l'avarizia, l'adulterio, la dissipazione ecc., sempre nuovi errori verranno commessi e dovranno essere compensati. Pertanto, le buone opere devono accompagnarsi ad un progressivo e personale cambiamento dello stile di vita impostato sul RETTO PENSARE, RETTO SENTIRE, RETTO AGIRE e sulla progressiva eliminazione totale e definitiva degli Ego.

Ma esiste ancora un' "opera" più grande che può essere compiuta ed è quella di chi, impegnato nel cammino della propria autorealizzazione, aiuta disinteressatamente in questo stesso cammino il suo prossimo. Quest'opera viene chiamata SACRIFICIO PER L'UMANITA', e rappresenta l'espressione più alta d'amore. Chi la compie sa quanto sia dura, rischiosa, ingrata. Ma si comprende come il consolare un ammalato sia in fondo ben poca cosa al confronto di togliere definitivamente qualcuno dalla condizione di malattia e di infelicità per avergli consegnato le chiavi della propria liberazione.

°°°°°°°°°

Oltre ad essere negoziabile, il Karma ha la caratteristica di essere anche DILAZIONABILE.

In altri termini, l'effetto di un'azione negativa può essere rimandato, o sospeso o temporaneamente interrotto. Questo concetto si esprime anche dicendo che al Karma si possono chiedere dei PRESTITI.

Ogni richiesta di questo tipo deve essere avanzata con molta serietà. Niente può venir regalato, tutto dev'essere compensato. I prestiti, alla fine, devono essere tutti riscattati. Chi non si sente in grado di riscattare un prestito non lo chieda nemmeno, perché il prezzo che pagherà sarà ancora più duro. La dilazione è possibile perché la legge del Karma è amministrata in modo cosciente da 43 giudici, che appartengono, nei mondi interni, alle Gerarchie del raggio della Giustizia. Essi agiscono in un TEMPIO situato nel Mondo Astrale Superiore (tempio della Giustizia divina o della Giustizia cosmica). A differenza di quanto capita talvolta nel mondo fisico, la Giustizia divina (il "Leone della Legge") non sbaglia mai. Tutto viene compensato in modo mirabile. Per ogni essere umano esiste in questo tempio un apposito libro del dare e dell'avere, dove tutto viene registrato. I Giudici sono Maestri dotati di un elevato grado di Coscienza. Essi abitano talvolta nella quarta dimensione in stato di Jinas e possono rendersi visibili a chi sta per disincarnare. Si veda a questo proposito l'episodio biblico del banchetto di Baldassarre (Daniele, 5, 5 e ss.), in cui compaiono le tre parole misteriose: Mane, Tecel, Fares .

A questi Maestri, che secondo la tradizione egizia hanno il volto coperto da una maschera con le sembiante di sciacallo e la cui guida è ANUBIS, ci si rivolge per negoziare e chiedere prestiti.

Una malattia di significato karmico può temporaneamente guarire se l'interessato riesce ad ottenere una dilazione, e può guarire definitivamente se il prestito viene riscattato .

Nella pagina seguente viene dato la schema di una pratica efficace per chiedere la sospensione di una situazione karmica ("pratica della bilancia").

Queste brevi indicazioni sono state riferite esclusivamente al Karma individuale. In modo analogo, potremmo riferirci a situazioni di Karma collettivo (di un gruppo, di una famiglia, di un popolo), di Karma planetario, di Karma cosmico ecc.. In qualunque situazione troveremo strumenti di compensazione, cause, effetti, nuovi effetti e nuove cause.

Terminiamo questa breve esposizione sul Karma dicendo che l’AMORE è la legge più grande di tutte. Ogni altra legge è superata da quella dell'Amore. Un atto d'Amore riscatta ogni altra legge. Qualunque prestito viene riscattato da un atto di puro Amore, perché:

"L'Amore è generoso, l'Amore è benigno, non è invidioso, l'Amore non si vanta né s'insuperbisce; non manca di rispetto, non cerca le cose sue, non s'irrita, non tiene conto del male che riceve, non gode dell'ingiustizia, ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta" (I Cor. 13, 4-7).

PRATICA DELLA BILANCIA

1) Ci collocheremo stesi al suolo con il volto rivolto al soffitto e con le braccia completamente allontanate dal corpo, in modo da formare con esso una croce. La testa verso ovest e le gambe unite verso est.

2) In questa posizione, profondamente concentrati, ci metteremo in contatto con il nostro Essere interno attraverso il sacro mantra "OM MANI PADME IOM", che dovrà essere ripetuto tre volte di seguito.

3) Poi, chiederemo con fervore che, nel nome di Cristo, per la maestà di Cristo, per il potere del Cristo, il nostro Essere interno si presenti davanti ad Anubis (o S. Michele) e che possa intercedere per noi affinché ci sia permesso di superare il nostro Karma e che ci sia consentita la grazia che desideriamo, sempre che essa sia in accordo alla Legge divina. A questo punto, esporremo in termini concreti la richiesta secondo la forma seguente:

"Padre mio, Madre mia, vi supplico, nel nome del Cristo, per la gloria del Cristo, per il potere del Cristo, intercedete per me presso il tribunale del Karma affinché mi sia concessa misericordia. Ve lo chiedo con tutta la mia anima ed il mio cuore, per poter proseguire nel lavoro interno".

4) Senza perdere la profonda concentrazione, solleveremo la parte superiore del corpo mettendoci seduti, guardando verso est e con le braccia incrociate sul petto (la destra sulla sinistra). Il resto del corpo resterà come prima.

5) In questa nuova posizione ripeteremo integralmente quanto esposto nei punti 2 e 3.

6) Una volta conclusa la richiesta in posizione seduta, ritorneremo alla posizione distesa.

TUTTA LA PRATICA DEVE ESSERE RIPETUTA TRE VOLTE

 


5) MALATTIE DOVUTE A CAUSE SPIRITUALI

   Andando ancora più su sulla strada del livello dell'essere, incontriamo le malattie dovute a cause spirituali. E' Dio stesso, dunque, che provoca la  malattia PER METTERE ALLA PROVA una persona. Ovviamente, a questo tipo di malattia si perviene dopo aver accuratamente scartato gli altri tipi e tenendo presente che le Prove Spirituali sono rarissime. Per superare queste prove occorrono PREGHIERA, UMILTA' e PAZIENZA.

 

 

- pagina iniziale -