LA SCALA ANTROPOLOGICA SETTENARIA

 

ARGOMENTO N. 2

 

SECONDO GRADO: IL CORPO VIVENTE

 

 

 

 

 

   Nel secondo grado si considera la parte biologica dell'uomo. Di fatto, siamo ancora nel primo grado, purché il corpo, nella sua parte biologica, si trova ancora nello spazio-tempo, ma uno spazio-tempo vivente.

Un grande sbaglio, che non si deve fare, è quello di considerare il corpo fisico come opposto alla spiritualità, come se fosse un qualcosa da trascurare; come se il corpo, legato alla parte materiale, dovesse "tirar giù" e lo spirito dovesse "tirar su". Corpo e spirito sono invece ugualmente importanti, perché entrambi indispensabili al processo di autorealizzazione. Non dobbiamo dimenticare che viviamo in un mondo fatto anche di materia, che il corpo è il veicolo della nostra manifestazione in questo mondo e che ogni veicolo, perché possa funzionare bene, deve essere tenuto al meglio.

    Un corpo fisico malato o sofferente è senz'altro di inciampo alla preghiera. Tuttavia, l'esperienza della sofferenza, pazientemente accettata, contribuisce a sviluppare moltissime virtù. Molte volte, poi, un corpo fisico malato, trova spiegazione in debiti karmici, che possono essere saldati proprio attraverso la malattia.

    Diversi sono i problemi riguardanti questo livello: la salute, la malattia e la medicina, (diagnosi, farmacologia e  chirurgia), l'alimentazione (la scelta e la preparazione del cibo), l'ecologia (l'interazione tra uomo e ambiente), lo sport. A questo livello appartiene anche il problema della gestione del denaro.

    Prima di affrontare questi temi, è utile rivedere il concetto di schema corporeo.

 

LA STRUTTURA FISICA DELL'UOMO

I CINQUE CENTRI

Il corpo è una macchina biologica.

Esso rende possibile la manifestazione nel mondo fisico (tridimensionale, sensoriale) dello spazio psicologico di ciascuno. Se non esistesse il corpo fisico, lo spazio psicologico non potrebbe manifestarsi.

Con uno spazio psicologico costituito da Ego, il corpo è la manifestazione dell’Ego. Con uno spazio psicologico costituito da Essenza (o se si sta formando in esso un centro di gravità permanente), il corpo è, o comincia ad essere, la manifestazione dell’Essenza.

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La macchina umana è organizzata in tre cervelli (fig.1): cervello intellettuale, cervello emozionale e cervello motore. Ciò è rappresentato simbolicamente dal numero otto che, posto in orizzontale, sta ad indicare l’infinito; l’otto, cioè, è il simbolo dell’unione dell’uomo con l’infinito, del macrocosmo con il microcosmo.

I tre cervelli funzionano attraverso cinque Centri.

Il cervello intellettuale possiede 1 Centro (Centro intellettuale) con sede nella scatola cranica cioè nell’encefalo.

Il cervello emozionale possiede 1 Centro (Centro emozionale) e ha due sedi: una nel cuore e una nel cosiddetto plesso solare, cioè la rete nervosa in prossimità della bocca dello stomaco.

Il cervello motore ha 3 Centri: Centro motore propriamente detto, con sede nel midollo spinale cervicale; Centro istintivo (o viscerale), con sede nel midollo spinale lombare; Centro sessuale, con sede nelle ghiandole sessuali (ovaie e testicoli) (fig. 2).

La situazione, riassunta dalla tabella della figura 3, può essere rappresentata anche dalla figura 4, che mostra lo schema corporeo organizzato nella forma di un edificio a tre piani (i 3 cervelli) che comprende 5 settori (i 5 Centri). Per possedere un buon equilibrio psicofisico, occorre che i settori siano tutti in giusta proporzione tra loro, proprio come mostra la figura 4.

 

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La figura 5 mostra invece alcuni esempi di schema corporeo alterato, con prevalenza di uno o più settori a scapito di qualche altro.

La prima cosa da fare in chi riconosca disarmonico il proprio schema corporeo, è quella di riportarlo ad un giusto equilibrio.

Valgono tre regole fondamentali:

1) i Centri sono serbatoi energetici. Completamente carichi al mattino, essi distribuiscono, nel corso della giornata, la propria energia nei territori di loro competenza, assicurando in tal modo il perfetto funzionamento di tutto l’organismo;

2) i Centri sono tutti in comunicazione tra loro, come i componenti di un circuito elettrico (vedi fig. 6). Ciò significa che, se un Centro si scarica precocemente durante la giornata, può utilizzare provvisoriamente l’energia di un altro Centro più carico;

3) ogni Centro utilizza una sua propria energia (chiamata esotericamente idrogeno), che è diversa da quella degli altri. Ciò significa che, se un Centro ormai scarico è costretto ad utilizzare l’Idrogeno di un altro Centro, si trova anche da esso contaminato.

La condizione di "debito energetico", premessa di ulteriori squilibri e prevista come eccezionale, è invece la regola nell’uomo comune e corrente. Ciò è dovuto alla presenza dell’Ego che, attraverso la sua attività meccanica (chiacchiera mentale, identificazione, emozioni negative, uso scorretto del movimento e della sessualità ecc.), produce un inutile sovraaffaticamento dei Centri ed un loro precoce esaurimento molto prima che la giornata abbia termine.

E’ quindi importante, al fine di permettere ai Centri di funzionare con un’energia quantitativamente e qualitativamente corretta, sottrarli al più presto dall’influenza dell’Ego, trasferendo nell’Essenza il Centro di Gravità Permanente.

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Diamo ora, per ciascun Centro, dei brevi cenni di chiarimento.

 

  • CENTRO INTELLETTUALE. Non dobbiamo confondere questo Centro con la "mente". La "mente" è un’altra cosa, come vedremo più avanti, e non appartiene alla macchina biologica. Il Centro intellettuale, invece, è un organo del corpo fisico. Esso funziona attraverso la cosiddetta "logica della ragione", cioè attraverso il ragionamento, processo particolarmente studiato da Aristotele nella sua teoria sul sillogismo (protesi, antitesi, sintesi). E’ un Centro lento, perché il processo logico avviene tramite un susseguirsi di scelte binarie successive, ognuna basata su un proprio particolare percorso.
  • Il Centro Intellettuale è sintonizzato sulla vibrazione sonora della vocale " I ".

  • CENTRO EMOZIONALE. Il Centro emozionale, gestito dall’Essenza, dovrebbe trasformare tutti i nostri sentimenti in comprensione, compassione e amore. Invece, a causa della presenza dell’Ego nel nostro spazio psicologico, noi non siamo più capaci di provare delle vere emozioni, ma diventiamo il bersaglio di interferenze capaci di produrre soltanto emozioni negative: batticuore, brivido, pianto, riso, stretta allo stomaco, blocco del respiro ecc. ecc..

    Ciò accade perchè abbiamo perduto la capacità di stupirci: la natura, la musica e l’arte in genere, il rapporto con i nostri simili sono cose che non stupiscono più: ci si stupisce solo di fronte al brutto, all’inverosimile, all’azzardato, al trasgressivo.

    Il Centro emozionale è più rapido di quello intellettuale, perché si fonda non sul ragionamento, ma sull’intuizione. Per sviluppare le intuizioni si possono usare le vibrazioni sonore delle vocali " O " (relazionata con il cuore) e " U " (relazionata con il plesso solare).

  • Nel Centro sessuale è racchiuso il più grande segreto dell’universo, segreto ben conosciuto dagli antichi, ma poi quasi del tutto dimenticato. L’uso corretto di questo Centro, una volta rigenerato, è indispensabile per l’autorealizzazione del singolo (vedi più avanti, in questa stessa Parte Prima, e poi nella Parte Terza, nel capitolo dedicato al Secondo Fattore).

    Il Centro sessuale, particolarmente collegato con la respirazione, è sintonizzato sulle vibrazioni sonore della vocale " A ".

    Inerzia ed eccessivo esercizio fisico rovinano questo Centro: la pratica del rilassamento e di una moderata attività lo fortificano.

    Il Centro motore è sintonizzato sulla vibrazione sonora della vocale " E ".

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    E’ facile a questo punto comprendere come, secondo la visione che siamo andati esponendo, la salute del corpo fisico dipenda in gran parte dalla capacità di mantenere i Centri in equilibrio armonico attraverso l’uso corretto della loro energia, che non deve mai esaurirsi completamente durante la giornata per non creare mescolanze di Idrogeni.

    Tale condizione di armonia (vedi fig. 4) trova il suo fondamento nella parte del lavoro interno dedicata all’eliminazione degli Aggregati psichici, unica causa di disordine, squilibrio e contaminazione energetica. Se i Centri fossero espressione dell’Essenza invece che dell’Ego, è ben vero che la condizione abituale dell’uomo sarebbe quella di un sostanziale benessere.

     

    SESSUOLOGIA TRASCENDENTALE

    Come già S. Freud aveva intuito all’inizio del nostro secolo, il Centro sessuale condiziona fortemente l’attività umana, in modo diretto od indiretto. Esso ha infatti a disposizione l’energia più potente, sottile e difficile da padroneggiare che si conosca: l’ energia cosmica creatrice, chiamata anche energia solare. Questa pervade tutto l’universo e, nella macchina umana, sotto forma di energia sessuale, si concentra nelle ovaie e nei testicoli, rispettive sedi, per la donna e per l’uomo, del Centro sessuale (vedi fig. 2).

    L’essere umano può utilizzare la propria energia sessuale, in rapporto al proprio livello dell’Essere, in modo molto diverso. Si distinguono così tre tipi di sessualità:

    1. sessualità normale, che conduce alla generazione;
    2. infrasessualità, che conduce alla degenerazione;
    3. soprasessualità, che conduce alla rigenerazione.

     

    SESSUALITA’ NORMALE.

    Caratteristica della sessualità normale è la concordanza con le leggi della natura, secondo cui la vita organica, indispensabile alla sussistenza del pianeta Terra, deve esprimersi sulla sua superficie ad ogni costo ed il più a lungo possibile. In altri termini, gli esseri umani, gli animali, le piante, i batteri ecc. costituiscono, nel loro insieme, una specie di antenna ricevente sulla crosta terrestre in grado di trasmettere il nutrimento cosmico negli strati sottostanti del pianeta, mantenendolo in vita.

    Senza gli organismi viventi cellulari la Terra morirebbe e farebbe la fine degli altri corpi celesti che hanno ormai esaurito il loro ciclo vitale (come già accaduto per tutti i pianeti del nostro sistema solare).

    Il perpetuarsi della vita viene assicurato dalla capacità riproduttiva: per questo si dice che la sessualità normale si esprime attraverso la generazione.

    Una persona di questo tipo non ha conflitti sessuali di alcun genere: vive serenamente la propria sessualità, ama, si riproduce senza rendersi conto di essere un semplice ingranaggio al servizio della natura, che pretende sempre nuovi e diversi corpi fisici (vedi la figura di Papageno nel "Flauto magico" di Mozart). E’ lieta di mettere le proprie energie a disposizione della specie, al pari di tutti gli altri organismi biologici viventi.

    Dal momento che alla natura non interessa l’autorealizzazione del singolo, ma solo il mantenimento della vita organica sulla Terra, l’Ego non esercita un grande influsso sui Centri delle persone dotate di sessualità normale, ed in particolare sul Centro sessuale, che infatti possono così risultare relativamente protette da malattie, conflitti e atteggiamenti negativi. Per lo stesso motivo, In loro non si fa però sentire nemmeno in modo particolare l’inquietudine del 3% di Essenza.

     

    INFRASESSUALITA’

    Nell’ infrasessualità il Centro sessuale si trova nelle mani di Aggregati molto evidenti ed energeticamente molto carichi, capaci di provocare gravi danni alla persona. Qui, il mezzo viene considerato il fine: il legittimo desiderio e piacere sessuale, che nella sessualità normale conduce alla generazione in accordo alla legge di natura, qui è considerato dall’Ego l’unico obbiettivo da perseguire. Non si ha quindi generazione, bensì, essendo la macchina umana nelle mani di Aggregati distruttivi, degenerazione contro la legge di natura.

    Il difetto maggiormente responsabile dell’azione sul Centro sessuale è, come si può ben intuire, quello della lussuria. Tantissimi sono, però, gli Ego che gli si accompagnano: il desiderio, la vanità, la curiosità, la gelosia, la galanteria, l’amor proprio, la gentilezza, l’ insicurezza, la crudeltà, la paura, la timidezza ecc. ecc..

    Nei confronti della sessualità, intesa come l’insieme delle condizioni che trovano il loro coronamento nel congiungimento carnale tra uomo e donna, questi Ego possono avere due effetti: 1) rifiuto dell’atto sessuale; 2) abuso dell’atto sessuale.

    Il primo effetto, appartenente alla cosiddetta "sfera di Lilith" *, è evidente in molte perversioni sessuali (omosessualità, sadismo, masochismo, feticismo, pedofilia ecc.), in certi comportamenti sessuali alterati (assenza di desiderio, impotenza, frigidità, masturbazione) ed anche in certe scelte di vita (celibato).

    [*secondo una tradizione cabalistica, Adamo aveva due mogli, Lilith e Nahemah]

    Il secondo effetto, appartenente alla cosiddetta "sfera di Nahemah", si trova nella prostituzione, nell’adulterio, nella pornografia, negli eccessi sessuali e, in genere, in tutti i comportamenti caratterizzati dall’impossibilità di darsi una disciplina nella sfera del sesso.

    E’ evidente che l’umanità è tutta, attualmente, più o meno, infrasessuale.

     

    SOPRASESSUALITA’.

    La soprasessualità è un’altra cosa. In questo caso, non è l’Ego a guidare il Centro sessuale, ma

    l’Essenza, con evidenti effetti benefici e ricostruttivi in primo luogo sul Corpo Fisico, nei confronti del quale si assiste ad una vera e propria rigenerazione.

    In questo tipo di sessualità l’energia contenuta nel Centro sessuale (energia cosmica creatrice) non viene dunque impegnata per la generazione di corpi fisici (se non eccezionalmente), né tantomeno viene sprecata come accade nell’infrasessualità. Viene invece sapientemente utilizzata. Questo concetto si esprime dicendo che l’energia sessuale viene conservata (vedi il simbolo del calice) e trasmutata.

    A cosa porti quest’uso centripeto (anziché centrifugo) dell’energia, sarà oggetto di argomenti successivi. Qui accenneremo soltanto al fatto che l’energia trasmutata è fondamentale per il lavoro interno e che quindi la soprasessualità è un importante obbiettivo per ogni serio ricercatore di se stesso. Dal momento però che egli parte frequentemente da una condizione infrasessuale, bisogna che prima possa raggiungere la condizione di sessualità normale. Vale la regola generale secondo cui non è possibile praticare la soprasessualità se non si è prima raggiunta la condizione di sessualità normale.

    (continua)

     

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